mercoledì 27 novembre 2013

HANNO LETTO E HANNO SCRITTO (Bruno Elpis, Malgradopoi.it)

  
"È una delle eventualità più bizzarre e stranianti che possono capitare a chi scrive qualcosa che poi viene sottoposto, per qualche motivo, all’attenzione di un pubblico sconosciuto: ritrovarsi di fronte a un’analisi di gran lunga più precisa e circostanziata di quella che l’autore stesso avrebbe mai sperato di potere elaborare.
Ecco quello che mi è capitato leggendo la recensione/segnalazione dello scrittore Bruno Elpis all’interno del sito Malgradopoi.it."

Luigi Lo Forti





Duepercento di Luigi Lo Forti è un intreccio sui generis tra fantasy e spy-story, con qualche interessante spunto di riflessione: il tutto imbastito dal sarcasmo dell’autore e dal suo gusto per la descrizione di situazioni sia normali sia assurde.
Duepercento si sviluppa come una contesa “politicamente ora corretta, ora scorretta” tra:
- due personaggi in cerca d’autore, oltre che di occupazione: Marco, precario senza identità professionale ed esistenziale, e Federica, super-laureata masterizzata (in senso universitario, non informatico) rampante e ambiziosa;
- due agenzie rivali, che cercano personale: la Leir & Bag e la Rising Star, diverse per standing e risorse; la prima assolda Marco con uno stipendio modesto, la seconda si accaparra Federica garantendole un’ottima retribuzione accessoriata di rimborsi spese e fringe benefit;
- due coppie di manager delle agenzie: Raffaele e la “donna dagli occhi belli” per la Leir, Adam e Syria per la Rising;
- due cacciatori (pronuncia sicari) con i rispettivi mentori, incaricati con regolare contratto di eliminare un bersaglio umano, rispettando comunque una deontologia stralunata che impone regole e correttezza.
Oggetto della contesa? Udite, udite: il destino dell’umanità, che sembra dipendere dal livello di determinazione o prevedibilità  della vita di Alessandro, un personaggio qualunque, libraio sull’orlo del fallimento, aspirante scrittore, eternamente indeciso nei confronti della donna della quale è innamorato.


Le strategie di Marco e Federica nei confronti di Alessandro sono opposte. Marco è stato incaricato di preservare l’indeterminazione della vita di Alessandro, mentre Federica combatte per indirizzarlo verso un futuro strutturato: chiudere la libreria, rinunciare al sogno di affermarsi come scrittore, sposare la fidanzata Alessandra e finire a lavorare nell’azienda del suocero. Il tutto, cercando di salvaguardare l’integrità fisica dell’ignaro Alessandro, costantemente minacciato dai tentativi omicidi dei sicari.
Le fasi alterne della sfida tra i due neo-occupati sono quantificate da una percentuale che appare sul display dell’orologio assegnato a Marco e del Blackberry di Federica. La contesa finirà quando la percentuale di indeterminazione scenderà sotto il 2% (vittoria per Federica) ovvero salirà sopra il 15% (vittoria di Marco).
La vicenda è evidentemente surreale, ma la conclusione della storia lo è ancor di più.
Che ne dite: interessante, vero? Quanto meno anticonvenzionale …
Consigliato a chi crede che “un’equazione a più variabili applicata alla vita di un essere umano permette di prevederne il comportamento e le decisioni.” Ma anche a chi non ci crede.

1 commento:

  1. Ottimo libro, avvincente e interessante. Il lettore, incatenato alla trama, si sorprende del finale. Un ottimo dono da farsi e da fare agli amici!

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